Wikileaks, Anonymous: nuovi fronti di lotta si aprono…

 

di GIORGIO GRIZIOTTI
Che un vasto movimento stia emergendo in Europa è un’evidenza che trova conferma ogni giorno.Che le caratteristiche di questo movimento siano completamente nuove pur non rinnegando le esperienze delle generazioni precedenti sembra sempre più chiaro: la nuova fabbrica è la metropoli, era il titolo di una mia corrispondenza durante le lotte dell’autunno francese ed il seguito, a Londra, a Roma ed  in quasi tutta l’Europa lo ha confermato. Aldilà dei momenti culminanti, con le giornate di piazza e di lotta, i segnali sono ormai molteplici e manifesti anche su versanti artistici e culturali da sempre  anticipatori sensibili delle svolte e delle tempeste

Mi capita sempre più spesso di percepire i segni annunziatori della fine di una fase e di apertura di una nuova, ne cito due che ho vissuto  recentemente : ‘ I still Love’ (cfr hyperlink sulla foto) l’esporsi di corpi  marcati da  anni di  biopotere  al Pac di Milano (Franco B è un artista italiano che vive a Londra, la fuga dei cervelli sembra sempre più tangibile in Italia specialmente nella tristissima Milano odierna…)

o il  film tedesco The City Below che mette magistralmente in scena una storia ambientata nelle torri trasparenti dei disumani quartieri del mondo della finanza; qui si tratta di Francoforte , ma il quartiere della Défense di Parigi o di Canary Warf a Londra sono identici.

Il tema che vorrei qui proporre è pero’ più legato al ruolo dei Network Commons nella transizione attuale, termine che preferisco  a quello di Digital Commons, peraltro già utilizzato con significato diverso negli USA.

Nel mio intervento al convegno Digital Commons accennavo alle battaglie in corso del 2.0 ed all’esile linea di demarcazione fra la captazione ed il controllo che sono esercitati tramite il network da un lato, e le potenzialità ed opportunità infinite di una sua utilizzazione per costruire un nuovo comune dall’altro.

Durante l’autunno caldo parigino sottolineavo il ruolo della rete ed in particolar modo dell’internet mobile e dei bio-hypermedia (smartphones, smartpads e gli altri devices personali) nelle nuove forme di lotta moltitudinarie.

Non è assolutamente casuale che in questo momento l’esplosione WikiLeaks riveli un nuovo fronte e scateni il primo grande scontro direttamente sulla rete.

Negli ambienti degli attivisti internet è stato osservato a proposito delle rivelazioni di WikiLeaks che le reazioni poco “democratiche” della governance mondiale, US in testa, erano in fondo un fenomeno più importante che non lo scandalo dei contenuti diffusi, sui cui torneremo in seguito. Ed io sono d’accordo a considerare che il  ruolo più significativo di WikiLeaks sia quello di rivelatore e di catalizzatore

Infastidito dall’attacco non previsto e dalla nuova tattica di WikiLeaks l’impero ( da Biden a Sarkozy passando per Paypal e Amazon) reagisce con azioni assolutamente illegali:

  • il sito Wikileaks è attaccato sul net grazie alle reti di computer Zombies
  • Corporations come  Amazon, PayPal, BankAmerica, PostFinance in Svizzera, MasterCard e Visa bloccano la collaborazione o gelano i doni fatti su internet a  WikiLeaks e di cui esso vive.

Le risposte non si fanno attendere:

  • Circa 600 siti si offrono come mirror e, dando il  cambio ai sever Wikileaks,  permettono di dare continuità al servizio (sul logo  link verso uno dei 600 mirrors disponibili)

Pe ex. http://wikileaks.pignouf.fr/

  • Anonimous, lancia l’operazione Payback Avenge Assange con la tecnica del
    dDOS (distributed denial-of-service attack ) e risponde all’attacco bloccando nientemeno che VISA , Mastercard, Paypal e PostFinance.

Il principo di funzionamento del  dDOS (http://en.wikipedia.org/wiki/Denial-of-service_attack ) è semplice: una rete che va da qualche centinaia a diverse centinaia di migliaia di  computers zombies o consenzienti, chiamata anche Botnet (da Robot e Networks),  lancia automaticamente e contemporaneamente una raffica di richieste di servizio verso il sito target sino a saturarlo e a paralizzarlo.

Questa tecnica è utilizzata universalmente sia che si tratti della mafia o di agenzia governative  (o entrambi in collaborazione) o di gruppi informali di contropotere come Anonimous.

Basti pensare al famoso attacco nel 2007 contro i siti del governo e dell’amministrazione Estone il cui primo ministro accuso’ apertamente  il governo russo di esserne il mandante e l’organizzatore o  ai più recenti attacchi cinesi contro Google.

Qui pero’ mi sembra importante mettere in evidenza una differenza fondamentale : se la tecnica è la stessa  la mafia ed i servizi costruiscono i loro Botnet infettando i PC tramite virus che gli  utenti subiscono mentre Anonimous ha costruito il suo Botnet sulla base del volontariato. Proponendo di usare  un tool facile da utilizzare e  ironicamente chiamato LOIC , low orbit ion cannon (da Guerre stellari) gli utenti possono partecipare all’attacco coordinato indicando l’indirizzo del sito target.

Anonimous  e l’operazione Payback Avenge assange

Anonimous http://en.wikipedia.org/wiki/Anonymous_(group) è un termine usato in due sensi. Come “Fenomeno (o meme)   Internet”, rappresenta il concetto di molti utenti della comunità on-line o della comunità on-line che agisce  in forma anonima in modo coordinato e di solito verso un obiettivo concordato autonomamente. E’ anche un’etichetta  adottata da una comunità informale, non strutturata e dinamica che si lancia  in proteste e azioni su Internet.

Le singolarità che compongono Anonimous tessono una rete dinamica e fluttuante   tramite diverse istanze Internet: i forum, gli imageboards e molti siti web. Prima di passare all’azione si coordinano più precisamente usando i Social Networks.

L’operazione Paybak non è un esordio. Anonimous si era già manifestato precedentemente con azioni più politiche contro il Copyright, attaccando e saturando  grandi siti Americani che gestiscono i diritti d’autore; a mio parere quest’attacco ha costituito la punta di diamante di una pratica vasta e sinora vincente contro  questa specifica estrazione di rendita. A poco sono valsi i goffi tentativi in Francia ed in altri paesi di mettere in funzione dispositivi di controllo complessi, inefficaci e completatamente obsoleti al momento stesso della loro implementazione sul terreno.

Anonimous aveva fra l’altro attaccato la Scientologia o semplicemente messo in atto  provocazioni come la giornata del Porno saturando Youtube  con migliaia di video pornografiche.

Più recentemente  Anonimous ha  lanciato Leakspin   un’azione collettiva  più costruttiva: ciascuno è invitato a compilare, verificare e diffondere le migliori informazioni contenute nei cables. Resta da vedere se in questo caso la moltitudine possa essere più efficace o pertinente dei giornalisti del New York Time, El Pais, Guardian, Le Monde etc. ?

Internet General Intellect

In una recente serata dedicata a WikiLeaks in uno dei centri  parigini della controcultura internet  diversi aspetti  sono emersi da questo primo episodio dell’infowar:

C’è una generazione di geeks e haktivisti che dispone in modo globale e diffuso di competenze con cui  organizzare un contropotere reale sulla rete e di consequenza influire sulla  produzione mondiale sia immateriale che fisica.

Due aspetti sono particolarmente importanti:

  • Il saper  rendersi completamente anonimi sul net, da cui la simbolica immagine della maschera di Guy Fawkes popolarizzata dal fumetto e dal film  V for Vendetta.
  • La capacità di proteggere ed autenticare  i flussi per indirizzarli   con precisione  e sicurezza verso dei destinatari riconosciuti.

Non dimentichiamo la posta in gioco:  Internet è non solo alla base di tutta la produzione cognitiva mondiale ma  ormai sempre più integrato alla produzione industriale al punto, per esempio, che il 15 dicembre scorso il Jerusalem Post esulta proclamando  che il virus Stuxnet, creato con tutta probabilità dai servizi israeliani, avrebbe ritardato di due anni la produzione del nucleare Iraniano.

D’altro canto fonti vicine agli hackers  hanno fatto trapelare che nel recente  attacco a Visa oltre al dDos erano state lanciate operazioni di tipo “injection SQL” , molto più devastatrici in quanto operanti sulla modifica e/o distruzione di dati vitali contenuti nei Database dell’Operatore finanziario,  senza per il momento superare l’ostacolo finale del criptaggio. E’ chiaro che se e quando quest’ultimo chiavistello saltasse i livelli di destabilizzazione crescerebbero esponenzialmente.

Senza costituire un’organizzazione nel vecchio senso del termine Anonimous è di fatto un’avanguardia capace di coagulare e  di catalizzare forze crescenti in momenti determinanti della battaglia del Net, creando  con questo agire una produzione di comune globale.

Le rivelazioni e l’azione di Wikileaks cambiano il paradigma della diffusione dell’informazione, un altro aspetto centrale che si affianca e si integra al recente movimento  Europeo. Un’Europa-vaso di coccio, che tramite i relais politici locali, subisce il più duro attacco della governance mondiale dominata dal capitale finanziario.
L’ordine di questa governance non prevede e non ammette livelli di welfare incompatibili col mantenimento e la crescita della rendita.

L’apertura di questi molteplici nuovi fronti, quello della  nuova informazione e del contropotere sul net, rinforza enormemente  l’ipotesi che l’inizio del  decennio corrisponda all’apertura di una nuova fase.

In modo sempre più pertinente  una forza alternativa autonoma opera con un potenziale immenso sullo stesso terreno del capitalismo digitale e finanziario  ed è in grado di battersi efficacemente contro la sua supposta onnipotenza.

Sotto la forza di questi attacchi la vecchia governance fa cadere  sempre più spesso e velocemente  la maschera di una “democrazia del diritto”. Il  diritto infatti, già molto carente nel mondo Internet, è sbeffeggiato senza vergogna, governo Obama in testa. Da questo punto di vista Berlusconi  è stato un precursore del negativo…

bio-hypermedia e l’incontro d’internet col corpo nella fase biopolitica che si apre

Il passaggio in corso è quello dell’internet mobile

Nel contesto di questo cambiamento e dell’apertura di una nuova fase squisitamente biopolitica gli usi di una tecnologia  che è vieppiù integrata al nostro bios diventano  un elemento centrale   (curiosamente bios – Basic Input Output System è il termine che definisce il cuore iniziale di ogni PC da più di trent’anni).

Cos’altro permettono gli  smartphones, smartpads e gli altri devices, sempre più sofisticati  e connessi alle molteplici reti locali o globali (dal wifi al gps passando per la 3G o  la 4G) che portiamo con noi e su di noi se non un nuovo modo d’integrare piu intimamente la nostra mente, i nostri sensi ed il nostro corpo alla rete?

La nascita di un bio-hypermedia termine che amo  utilizzare per definire questo complesso d’attivita umana connessa,  costituirà anzi costituisce un nuovo salto d’innovazione che di per sè, come sempre in questi casi, è un’arma a molteplici tagli, da cui Edward la figura del favoloso personaggio del film di Tim Burton

Quale strumento puo’ meglio essere utilizzato per estrarre rendita, per controllare la vita minuto per minuto, per semplicemente esercitare il Biopotere?

Ma è la presa di coscienza che si manifesta in modo generalizzato nella metropoli e nella rete stessa che segna il tempo del cambiamento e che rende il bio-hypermedia uno strumento potente ed inarrestabile.

Oggi molti sorridono quando  sentono che le configurazioni dinamiche di Anonimous sono costituite in maggioranza da schiere di adolescenti. Da parte mia io trovo bellissimo che una generazione senta il bisogno e la necessità di creare nuove forme di democrazia che sfondino l’alto muro di violenza, d’ingiustizia, di sfruttamento e di corruzione che blocca il suo futuro ed il nostro.

 

 

 

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