Per un’inchiesta a partire dalle lotte contro il Ddl Gelmini
Proposta a singoli e collettivi dentro il movimento universitario
Quella che qui proponiamo è un’inchiesta a caldo sulle mobilitazioni universitarie delle ultime settimane e mesi contro il Ddl Gelmini. Si tratta, ovviamente, di un’inchiesta immediatamente politica, con lo scopo cioè di contribuire ai processi di soggettivazione, di costruire connessioni tra le differenti realtà, di socializzare pratiche e discorso, di individuare problemi e punti di blocco per superarli, di elaborare collettivamente elementi di programma oltre l’importante battaglia contro l’approvazione della riforma. A tal fine, ciò che vi chiediamo non è un semplice racconto delle mobilitazioni, né tantomeno un testo di agitazione: la narrazione del movimento deve presentare un quadro di analisi su composizione, forme di lotta e prospettive del movimento, in grado di individuarne punti di forza e problemi, elementi di novità e limiti. L’inchiesta, infatti, se non vuol essere semplice descrizione sociologica o propagandistica, deve avere come obiettivo la costruzione di reti e tessuti di riflessione, produzione di discorso e continuità di pratiche organizzative a partire dalla sedimentazione soggettiva che le importanti lotte di questo autunno stanno creando.
Qui di seguito proponiamo una traccia aperta di questioni. Non sono domande a cui rispondere nell’ordine qui indicato: si tratta invece di punti di cui vi chiediamo di tener conto nell’elaborazione di un testo della lunghezza di 8.000-12.000 battute. Questo testo, a sua volta, può essere l’occasione per attivare ulteriori percorsi di discussione collettiva e inchiesta nelle diverse realtà. Vi chiediamo di mandarcelo entro il 15 dicembre. Tutti i materiali saranno raccolti e messi a disposizione sui siti di movimento che vogliono impegnarsi in questo percorso.
- Breve narrazione della mobilitazione (come e quando è iniziata, come si è sviluppata, elementi di novità, problemi)
- Principali forme di lotta (occupazioni, blocchi, cortei, etc.)
- Principali forme organizzative e pratiche di aggregazione collettiva (assemblee, autoformazione, aule occupate, etc.)
- Temi e argomenti principali delle mobilitazioni e al centro delle discussioni
- Composizione del movimento (ricercatori, precari, studenti, altre figure lavorative dentro l’università) e rapporti tra le diverse figure che hanno preso parte alla mobilitazione: evidenziare punti di forza e problemi
- Ruolo e ricorrenza del tema del lavoro e della precarietà nei discorsi e nelle forme di vita dei soggetti della mobilitazione
- Ruolo delle strutture organizzate pre-esistenti (collettivi, sindacati, etc.) e quali nuove forme collettive di organizzazione si sono create durante la mobilitazione
- Background sociale e politico delle figure che partecipano alla mobilitazione (appartenenza a strutture organizzate, partecipazione all’Onda, nessun background politico, etc.)
- Rapporto tra le lotte e docenti, presidi di facoltà, rettore
- Rapporto con le mobilitazioni degli studenti medi
- Rapporto con le mobilitazioni del mondo della formazione (insegnanti, comitati di genitori, ecc.)
- Rapporto tra la mobilitazione all’interno dell’università e contesto urbano/metropolitano
- Rapporti con soggetti e lotte all’esterno dell’università
- Rapporti con partiti e sindacati (di base e confederali)
- Rapporti con altre città e università in movimento
- Importanza e utilizzo degli strumenti di comunicazione (ufficiali e autogestiti)
- Principali problemi, punti critici e/o di blocco delle mobilitazioni
- Prospettive del movimento dopo l’approvazione o non approvazione del Ddl Gelmini: quanto e come si apre uno spazio di trasformazione dei rapporti di lavoro e di potere dentro le università, e se sì in che forma e con quali percorsi
Per informazioni e invio dei testi: conricerca@hotmail.com