Argomento: Lavoro
Taranto e l’Ilva: la tempesta perfetta
di FRANCESCO FERRI
Ci sono un sindaco, un prete e un poliziotto (della Digos). Sembra l’incipit di una banale storiella, invece è appena un frammento del lungo elenco dei variegati personaggi compiacenti alle esigenze del più grande impianto siderurgico d’Europa.
Intervista ad Arafat, lavoratore del polo logistico di Piacenza
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[L’intervista, curata da Loris Narda e Diana Sprega, è andata in onda nella trasmissione di Radio UniNomade di mercoledì 7 novembre 2012.
Capitalismo y conocimiento – Entrevista a Carlo Vercellone
por PABLO MIGUEZ
Carlo Vercellone es uno de los principales referentes teóricos del capitalismo cognitivo y desarrolla sus actividades como economista en el laboratorio CNRS del Centro de Economía de la Sorbona (CES), Eje Instituciones.
Interview with Arafat, worker in the logistical complex of Piacenza
[The interview by Loris Narda and Diana Sprega was broadcast on November 7 on Radio UniNomade.
L’effimero godimento della vita messa al lavoro
di GISO AMENDOLA
Non è facile, nella cultura italiana, trovare un confronto teorico intenso sulla questione del neoliberalismo.
Il format della creatività
di GIGI ROGGERO
Cosa succede quando il sapere sociale generale è diventato una forza produttiva immediata? É questa la domanda da cui muove Gerald Raunig nel suo Fabbriche del sapere, industrie della creatività (ombre corte, pp. 140, euro 12). Il titolo va spiegato.
Precarity as Capture: A Conceptual Reconstruction and Critique of the Worker-Slave Analogy
by FRANCO BARCHIESI
Introduction: Precarity and the Body of the Slave
Il front end della cattura in rete
di GIGI ROGGERO
Quattrocento persone, perlopiù giovani, hanno assiepato per due giorni Palazzo Isolani e il teatro Duse di Bologna, hanno ascoltato workshop e presentazioni estremamente tecniche di esperti (tra cui Steve Krug, ex consulente della Apple e guru della web usability, e Blain Cook, sviluppatore di Twitter)
“Dopo Cristo” c’è il disimpegno
di BIAGIO QUATTROCCHI e FRANCESCO PIRONE
La Fiat torna al centro del dibattito mediatico nazionale (e non solo) e ci spinge ancora a riflettere. Questa volta però – a più di due anni dalla vertenza di Pomigliano – i riflettori non si accendono per il conflitto operaio o per una vertenza sindacale.