La nomina di papa Francesco I vista da LOBO SUELTO!

 

Pubblichiamo di seguito due brevi reazioni apparse, “a caldo” della nomina del primo papa latinoamericano, sul noto blog argentino LOBO SUELTO!

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Un Papa Corvo e Peronista

di JUAN PABLO MACCIA

Non è necessario essere teologo per darsi conto che si gioca qualcosa di grande attorno alla fumata bianca che avvisa che il celebre Cardinale Bergoglio è il nuovo Papa. Il primo Papa non europeo, latinoamericano, a pochi giorni di distanza dalla morte di Hugo Chávez. Prevedibile: lo sguardo del mondo sulla regione, i poveri e i meccanismi spirituali per capitalizzare la loro vitalità.

Il primo Papa, anche, della Compagnia di Gesù: gesuiti e intellettuali della Chiesa, pero soprattutto coloro che meglio combinano celestiale e terreno.

Papa argentino e “settentista”: Bergoglio è un vecchio quadro della Guardia de Hierro, della “destra” peronista; con un legame “oscuro” con la dittatura del ’76. Bel casino.

Eh Cristina!: dobbiamo muoverci velocemente e con astuzia. Le basi territoriali e sindacali sono emozionate (persino Pelloni!), il peronismo si divide, il Pro[1] brinda, i Trotzkisti troskean con l’oppio dei popoli (che buono che è l’oppio…).

Il Papa Francisco – Panchito per gli amici – porteño e “corvo” da sempre, viaggiava in autobus verso le villas[2] di Buenos Aires, celebrava la messa in Plaza Constitución e forniva supporto alle denunce de La Alameda[3] contro la schiavitù nei laboratori tessili clandestini e la rete della tratta, così come ai fanatici di Cristo Rey e alle crociate fasciste che si caricavano sulle spalle. Si tratta di un papa giovane e pericolosamente politico in una fase cruciale per l’occidente capitalistico: lo attende un compito di ricostruzione – di segno conservatore – che il cattolicesimo ha chiesto a gran voce dopo il fallimento di Ratzinger.

Guardo la biblioteca di mia cugina Laura, peronista e lettrice di Adorno. Trema Kierkegaard, ride Nietzsche, Spinoza si coccola, Gramsci tossicchia, Agamben diventa grosso, Rozitchner si tempra. La chiesa è meno un’istituzione residuale e più la rappresentazione istituzionale di una metafisica egemonica in tutto l’occidente capitalistico: è habitus, economia e legge. È regime di proprietà, denigrazione della sessualità e priorità dell’immateriale sul sensuale, del simbolico sui piaceri e gli affetti della materia. Con questo ci scontriamo da sempre e oggi – mi sembra – più che mai.


[1] Partito guidato da Mauricio Macri attualmente al governo della Città di Buenos Aires.

[2] Favelas.

[3] Nata sulla scorta delle mobilitazioni del dicembre 2001, La Alameda (Asamblea “20 de Diciembre” de Parque Avellaneda), conta oggi su un’ampia organizzazione che include un centro comunitario, una cooperativa finalizzata alla costruzione di una rete di economia solidale, l’Unión de Trabajadores Costureros che lotta contro lo sfruttamento nell’industria del vestiario e la Fondazione che raccoglie le denunce sulla tratta, il lavoro schiavo e infantile.

* Pubblicato su http://anarquiacoronada.blogspot.it/2013/03/un-papa-peronista.html

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Immagini pagane

di DIEGO VALERIANO

Attraverso la piazza diretto al Pago Fácil. Vedo gente ammassata sulle scalinate della Cattedrale: sono sempre di più. Quando torno circa duecento persone festeggiano la buona novella. Sventolano alcune bandiere vaticane. Le auto che passano suonano il clacson in segno di appoggio.

Mi chiama un amico della Cámpora[1] e mi dice: “hai visto che pezzi di merda la destra? Mettere Bergoglio… Come odiano Cristina!” In quell’istante scoppiano dei petardi: erano i ragazzi della Juventud Cátolica che stavano mettendo onda y cotillon a la cosa.

Decido di lasciare il mio amico e me ne vado tra la gente per ascoltare cosa dicevano. Tutti contenti, molti si erano conosciuti a messa: arrivavano, si abbracciavano, gridavano, se la ridevano dei Kirchner e si facevano scappare commenti contro gli omosessuali. Avrei voluto improvvisare qualche coro, ma chiaramente non è il loro. Ho pensato che se mi mettevo a cantare “Ole, ole, ole, ole, ole, ola y el aborto no lo tienen nunca más” più di uno si sarebbe sommato, ma non ho voluto dargli questa soddisfazione.

Dopo venti minuti e abbastanza annoiato decido di passarmi il tempo scuriosando le reti sociali emi diverto abbastanza. I migliori sono i trotzkisti: uno dichiarava orgoglioso di ammirare Altamira perché era l’unico politico argentino che si opponeva alla designazione di Bergoglio. In quel momento sento delle urla e vedo che si arma un tumulto. Due ragazzetti di non più di 12 anni, scappano con lo zaino di un fedele che non aveva prestato attenzione alle sue cose, correndo tra la gente. Tra gli altri, scendono la scalinata tre giovani chiaramente rugbisti. Li raggiungono e, mentre recuperano lo zaino, gli danno una bella legnata. Me ne vado indignato dalla cattedrale e decido di entrare in un bar a bermi un caffè macchiato per riprendermi. La TV inchiodata su Todo Noticias,che ha una super copertura, mi permette di scoprire che Francesco era gesuita come quelli del film Mission.

Mi affretto a terminare il caffè macchiato e torno per strada: mentre bestemmio per la frescura che annuncia la fine dell’estate penso che, in fondo, provo una certa simpatia per il fatto che un argentino arrivi a qualcosa di così grande.


[1] Fondata nel 2006 è la principale organizzazione politica e popolare a sostegno del kirchnerismo.

* Pubblicato su http://anarquiacoronada.blogspot.it/2013/03/imagenes-paganas.html

 

 

 

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